valutazione dei valori di P.A. COME SI MISURA? basi pratiche |
Se un soggetto, sottoponendosi all'esame della pressione dal medico o tramite la misurazione a domicilio, riscontra di avere valori inferiori a 140/85 millimetri di mercurio può considerarsi sano. Se però si trovano livelli più elevati non significa necessariamente che egli sia un iperteso. La pressione arteriosa, infatti, è il risultato di vari fattori ambientali e personali, regolati da vari sistemi ormonali di controllo. Inoltre
non è dannoso né preoccupante avere la pressione
"abitualmente" bassa: ciò può determinare una sensazione di debolezza, ma
si vive tranquillamente a lungo.
È iperteso chi ha stabilmente una pressione minima maggiore di 85 e una pressione massima superiore a 160. Con ciò si intende dire che è iperteso chi ha stabilmente una pressione minima maggiore di 90 (qualunque sia la pressione massima) e una pressione massima maggiore di 160 (qualunque sia la pressione minima). |
Tempi e modi di misurazione della P.A
per curare l'ipertensione occorre disporre di misurazioni della PA "attendibili" = "corrette" + "ripetute"
Per misurare correttamente la PA occorre che ci sia:
Queste tre condizioni "essenziali" e "minimali" non sono realizzabili né dal dottore, né dal farmacista (c’è un estraneo, si ha fretta, c’è sollecitazione emotiva, ecc.), né quando si ha fretta di andare chissà dove, né quando si è arrabbiati o preoccupati per chissà che cosa. In questi casi si può misurare la PA e i numeri che si ricavano sono reali, soltanto che vanno interpretati come i valori degli esami di laboratorio che si ricavano dalla lettura di un prelievo di sangue fatto appena dopo aver mangiato, e non a digiuno, come vorrebbero le indicazioni da cui si traggono i ragionamenti clinici abituali. I numeri sono giusti, ma i valori di riferimento "standard" si riferiscono a prelievi effettuati in condizioni standard. Per misurare correttamente la PA occorre che ci siano misurazioni ripetute: La PA varia continuamente con i battiti del cuore che in un giorno sono più di 100.000. Per avere un valore attendibile "medio" della PA in una giornata servirebbero misurazioni minuto per minuto, cosa impraticabile. Però misurare la PA tre volte al giorno non è impossibile. Non basta poi avere la PA di un giorno, occorre disporre di misurazioni che permettano di ricavare l’andamento della PA media abituale del paziente. In pratica si adotta questo metodo: a. Si misura la PA per tre volte ogni giorno per 15 giorni di seguito e si scrivono su un quaderno, b. Se i valori prelevati rimangono stabili si prosegue misurando la PA due o tre volte alla settimana, sempre alla stessa ora del giorno (per esempio la sera) e comunque non prima di 2 ore dall’alzata. c. Quando si rilevasse una variazione di PA fuori dai valori abituali o comunque critica (= sopra 160/95) si ricomincia come in "a" per una settimana, senza cambiare terapia, quindi si consulta il medico se la PA risultasse "effettivamente" stabilizzata in alto o in basso rispetto ai valori di prima. |
approfondimenti:
Meccanismi che regolano la pressione arteriosa