PALPITAZIONI - CARDIOPALMO

 

Che cosa sono?
Sono l'autopercezione cosciente e sgradevole dei battiti cardiaci sentiti più violenti, regolari o irregolari. Spesso li accompagna la sensazione di 'cuore in gola' suscitata da una variazione repentina del ritmo cardiaco. Il battito del proprio cuore viene avvertito all'improvviso, in modo intenso.

Sono pericolose?

Poiché l'alternanza continua fra sistole e diastole non viene normalmente percepita, il cardiopalmo è spesso motivo di notevole apprensione per il paziente.

Nei soggetti normali le palpitazioni difficilmente sono collegate a malattie di cuore ma solo ad una extrasistole o ad un aumento assolutamente fisiologico della frequenza del cuore riconducibili a cause nervose e psichiche. Tutte le persone sperimentano palpitazioni in qualche occasione della loro vita, soprattutto in relazione con esercizi fisici estenuanti, emozioni forti o stati ansiosi. E questo accade senza che ci sia malattia cardiaca.

Generalmente la frequenza cardiaca è tra i 60 e i 100 battiti per minuto. In alcuni sportivi allenati o in persone che assumono farmaci per ridurre la frequenza dei battiti il ritmo può scendere a 50 battiti per minuto. È possibile sentire le palpitazioni quando si è fuori allenamento, quando si ha febbre, quando la ghiandola tiroidea funziona eccessivamente, in caso di anemia o in altre infermità che si associano con l'accelerazione del ritmo cardiaco (tachicardia) al di sopra dei 100 battiti per minuto, o quando ci sono battiti aggiunti, fuori ritmo (extrasistoli). Queste si possono accusare più facilmente poco prima di addormentarsi, quando ci si rilassa nel silenzio, o con i cambiamenti di posizione.

Quando accadono questi fenomeni non bisogna farsi prendere dallo spavento, non va confuso con un attacco di cuore, non si corrono pericoli di vita che richiedono interventi d'urgenza.

Perché avvengono?

Numerosi sono coloro che accusano un cardiopalmo, ma solo raramente esso è legato ad una grave cardiopatia. Il più delle volte dipende da ansia, stress emotivi o disturbi psicologici. Abitualmente si manifesta in concomitanza ad una modificazione del ritmo cardiaco collegato con spaventi, sforzi fisici, stress emotivi, ma altre volte avviene in modo improvviso e imprevedibile. Nel corso di aritmie persistenti le variazioni del ritmo possono essere così abituali o così modeste che manca le palpitazioni non vengono percepite.

Talvolta le palpitazioni sono l'espressione di riflessi nervosi ad origine gastrica, intestinale, epatica, uterina od ormonale.

Nei pazienti con cardiopatia, al contrario, le palpitazioni sono in genere la spia della presenza di aritmie e impongono quindi accurati esami per raggiungere una diagnosi certa e una terapia appropriata.

Dalle indicazioni che fornisce il paziente si possono ricavare numerose informazioni sul tipo di cardiopalmo.

Può corrispondere

  • a un senso di concitazione cardiaca (battiti forti senza o con modesto aumento della frequenza cardiaca),

  • a cardiopalmo tachicardico (sensazione di accelerazione cardiaca),

  • a cardiopalmo extrasistolico,

  • a cardiopalmo tachiaritmico.

Occorre stabilire se il cardiopalmo compare a riposo o durante lo sforzo e, nel caso di cardiopalmo tachicardico o tachiaritmico, se l'inizio e la cessazione dell'episodio sono bruschi o graduali. È inoltre importante stabilire la durata e la frequenza degli episodi. 

Vanno valutati i sintomi eventualmente associati quali per esempio astenia, sensazione di "venir meno", lipotimia, sincope, fenomeni neurovegetativi.

Il paziente può riferire diuresi abbondante al termine di un episodio tachicardico o nel corso di un episodio tachiaritmico.

Attenzione deve essere posta alle relazioni temporali con eventuali fattori scatenanti quali per esempio l'attività fisica, fattori emotivi, il periodo digestivo.

 

cause più comuni di palpitazioni

Turbe del ritmo cardiaco

  • tachicardie sinusali tachicardie parossistiche extrasistoli

  • fibrillazione o flutter atriale blocchi

  • aritmie di altro tipo, in particolare quelle con tamponamento atriale

Aumento del volume sistolico

  • in caso di ipereccitabilità psicoemotiva, neuro-vegetativa, ghiandolare (tireotossicosi)

  • insufficienza aortica

Come prevenirle?

Per prevenire questo disturbo è buona norma cercare di condurre una vita regolata, evitare affaticamenti eccessivi, cause di tensione, eccessi emotivi, troppo caffè e sigarette

Prima di prendere farmaci, è bene consultare un medico per fare una diagnosi precisa del fenomeno.