Nel caso di aritmie minacciose o di fibrillazione atriale importante di recente insorgenza o resistente alla terapia farmacologica si interviene con la defibibrillazione elettrica per ottenere una cardioversione del ritmo patologico in ritmo sinusale.
Esecuzione Mediante due elettrodi applicati sulla parete toracica, attraverso i quali passa una scarica elettrica opportunamente dosata, č possibile far cessare dei disturbi del ritmo cardiaco e riportare in equilibrio l'attivitā elettrica del cuore. Questa terapia si usa per eliminare una fibrillazione atriale (cardioversione) o in caso di arresto cardiaco conseguente a fibrillazione ventricolare (defibrillazione). Degenza in ospedale: si riduce ad essere temporanea se l'intervento č ambulatoriale o pochi giorni se lo richiedono le condizioni del paziente
Impianto di un defibrillatore
Con l'impianto di un defibrillatore č possibile individuare una tachicardia parossistica o una fibrillazione ventricolare e, inviando automaticamente una scarica di corrente, porre rimedio a un ritmo cardiaco troppo rapido e persino riattivare il cuore in caso di arresto cardiaco. Esecuzione: il defibrillatore, un apparecchio delle dimensioni di alcuni centimetri paragonabile al pacemaker, viene impiantato sotto la pelle nella regione toracica, in anestesia generale. Č collegato direttamente al miocardio tramite una sonda. La batteria ha una durata di circa quattro-cinque anni e va sostituita trascorso questo tempo. Degenza in ospedale: da due a tre giorni. Vita quotidiana: le persone che portano un defibrillatore possono svolgere attivitā professionali, sportive e di tempo libero come di consueto. Gli elettrodomestici non hanno alcun influsso sull'apparecchio; anche i telefoni senza fili per uso domestico e i Natel C non comportano problemi. Se si utilizzano degli apparecchi Natel D bisogna mantenere una distanza di sicurezza di almeno 10-15 cm. Una distanza di sicurezza va pure rispettata nei riguardi di utensili elettrici, saldatori, apparecchi per fisioterapia e antenne emittenti. Le situazioni e gli apparecchi che producono forti campi elettromagnetici, come l'esame per risonanza magnetica e diversi altri esami e trattamenti medici, possono danneggiare il dispositivo elettronico del defibrillatore e si devono evitare.
materiale rilevato da www.swissheart.ch |