Quali sono i sintomi
dello scompenso cardiaco?
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L’AFFANNO: Il ristagno di sangue nei polmoni causa la frequente comparsa di
affanno; questo compare inizialmente in seguito a sforzi, ma successivamente
anche a riposo. Talvolta il paziente ha necessità di dormire con due o tre
cuscini per evitare l’affanno. In alcuni casi, inoltre, il paziente può
svegliarsi di notte con un attacco di affanno, sudorazione e sibili
respiratori. Infine, l’affanno può manifestarsi in una forma particolarmente
drammatica, rappresentata dall’edema polmonare acuto. In questo grave quadro
clinico l’affanno è molto marcato e si associa ad accelerazione del battito
cardiaco e della respirazione, cianosi, stato di agitazione. L’edema polmonare
acuto rappresenta la forma più grave di scompenso del ventricolo sinistro.
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FACILE STANCABILITA': Nello scompenso cardiaco il cuore è incapace di pompare
una quantità di sangue sufficiente alle cellule dell’organismo. I vari organi,
pertanto, non ricevendo la necessaria quantità di ossigeno e sostanze
nutritive risulteranno indeboliti. La muscolatura, in particolare, si
stancherà così più facilmente anche in seguito a sforzi lievi. La facile
stancabilità può talvolta sostituire l’affanno come sintomo di esordio dello
scompenso cardiaco.
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PALPITAZIONI: Queste possono essere dovute ad una accelerazione del battito
cardiaco conseguente agli sforzi fisici. In altri casi, la sensazione
protratta di battito cardiaco accelerato può essere dovuta ad una aritmia
cardiaca, come una tachicardia sopraventricolare o ventricolare. Queste sono
infatti tra le possibili complicanze dello scompenso cardiaco.
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GONFIORE ALLE CAVIGLIE E ALLE GAMBE: è in genere una conseguenza dello
scompenso cardiaco destro. E’ spesso associato a ingrossamento del fegato e a
disturbi della digestione. Nelle fasi più avanzate dello scompenso cardiaco si
può instaurare un circolo vizioso. Questo è conseguente alla diminuzione della
quantità di sangue pompata dal cuore. In questo caso, per migliorare
l’afflusso di sangue ai vari organi del corpo, aumentano le resistenze
all’interno di vasi. Questo meccanismo. Però, porta inevitabilmente ad un
aumento del lavoro del cuore peggiorando i sintomi dello scompenso.
Oltre a questi ci possono essere:
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difficoltà
digestive
(nausea con gonfiore) dovute al ristagno di sangue nel fegato e negli altri organi
addominali
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vertigini o perdita di
conoscenza
Altri problemi medici
possono provocare gli stessi sintomi. Per diagnosticare lo scompenso cardiaco e
ricercare le sue possibili cause, sono necessari un esame fisico accurato ed una
completa storia clinica, più alcuni esami specifici.
Come si arriva alla diagnosi?
Il medico formula la
diagnosi di scompenso cardiaco attraverso le informazioni fornite dal paziente e
una visita accurata. In tal modo si può definire genericamente il livello di
scompenso in una delle 4 classi stabilite dalla New York Heart Association (N.Y.H.A.)
Classificazione
N.Y.H.A. (New York Heart Association) dello Scompenso cardiaco |
classe |
Caratteristiche |
N.Y.H.A. 1 |
Nessuna limitazione: la normale
attività fisica non determina affanno, palpitazioni, eccessivo
affaticamento. |
N.Y.H.A. 2 |
Lieve limitazione dell’attività
fisica: non sono presenti sintomi a riposo, ma l’attività fisica provoca
eccessivo senso di affaticamento, affanno, palpitazioni. |
N.Y.H.A. 3 |
Grave limitazione dell’attività
fisica: non sono presenti disturbi a riposo, ma compaiono al minimo sforzo
fisico. |
N.Y.H.A. 4 |
il paziente avverte affanno
anche a riposo. |
In base ai vostri sintomi ed ai risultati dei
primi esami, potrà essere necessario eseguire un Ecocardiogramma per misurare la quantità di sangue
pompata dal cuore con ciascuna pulsazione (la frazione di eiezione). Un cuore
normale pompa ad ogni pulsazione la metà (50%) o più del sangue nel ventricolo
sinistro; con lo scompenso cardiaco, il cuore indebolito
può pomparne due quinti (40%) o meno, ed una quantità inferiore di sangue è
pompata con meno energia a tutte le parti del vostro organismo.
In caso di aritmie non
meglio definite può essere utile l'elettrocardiogramma dinamico (esame
Holter).
L’opportunità di
eseguire le diverse indagini diagnostici viene stabilita dal medico a seconda
delle necessità e delle caratteristiche di ogni singolo paziente. Nei casi più
impegnativi non saranno esclusi ulteriori esami come scintigrafia miocardica e cateterismo cardiaco,
Tra gli esami strumentali più
utili in caso di scompenso cardiaco ricordiamo:
:
permette di evidenziare i segni di un "danno" o "sovraccarico" del cuore.
EMOGASANALISI: questo esame
che può
essere eseguito rapidamente su un piccolo campione di sangue permette di
rilevare la presenza di una scarsa ossigenazione del sangue, di un eccesso al
suo interno di anidride carbonica, o di una acidosi metabolica.
RADIOGRAFIA DEL TORACE: permette
di rilevare l’ingrandimento delle camere cardiache ed eventuali segni del ristagno del sangue nei polmoni.
ECOCARDIOGRAMMA:
permette uno studio accurato delle dimensioni delle camere
cardiache e del movimento delle pareti miocardiche e ci offre quindi preziose
indicazioni sulla capacità del
ventricolo sinistro di contrarsi. Associando la metodica Doppler, è possibile
effettuare una diagnosi accurata di eventuali malattie delle valvole cardiache.
ELETTROCARDIOGRAmma dinamico (HOLTER):
permette di scoprire, grazie alla registrazione di un elettrocardiogramma
nell’arco delle 24 ore, la comparsa di eventuali irregolarità del battito
cardiaco. Queste possono causare o aggravare lo scompenso cardiaco.
SCINTIGRAFIA
miocardica:
iniettando una piccola quantità di sostanza
radioattiva in una vena, questa, giunge fino al cuore e permette di valutarne sia la forza
di contrazione sia il rilasciamento. Si hanno così importanti informazioni sulle
cause e sui meccanismi compensatori dello scompenso cardiaco.
CATETERISMO CARDIACO:
mediante l'introduzione di un piccolo catetere fino al cuore si possono
misurare le pressioni esistenti nelle diverse camere
cardiache. È possibile inoltre, iniettando una piccola quantità di mezzo di
contrasto, valutare la forma, le dimensioni e la contrazione del
cuore. In caso di scompenso cardiaco, questo esame viene utilizzato per valutare
la causa e i meccanismi fisiopatologici delle scompenso cardiaco, nonché per
studiare eventuali malattie coesistenti a carico delle valvole cardiache o delle
coronarie e gli effetti di alcune terapie.
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