Il colesterolo
viene prodotto principalmente nel fegato, che lo mette in
circolazione tramite le 'lipoproteine',
mentre una minima parte viene assunta tramite l'alimentazione, in
particolare tramite alcuni cibi che ne sono particolarmente ricchi.
-
Le lipoproteine LDL (low density
lipoproteins) e le VLDL ( very low
density lipoproteins) a bassissima densità tendono a depositarsi sulle
arterie fino ad ostruirle con conseguente rischio di aterosclerosi e
quindi di infarti ed ictus.
-
Al contrario le altre lipoproteine componenti del colesterolo, quelle ad
HDL(high density lipoproteins),
svolgono nei confronti delle arterie una benefica funzione protettiva.
Il
tipo di colesterolo veicolato dalle lipoproteine 'a bassa densità' (LDL, low
density lipoprotein), viene detto colesterolo 'cattivo',
perchè in grado di danneggiare le pareti dei vasi arteriosi. Quello
'buono', trasportato dalle lipoproteine ad
'alta densità' (HDL, high density lipoprotein), agisce catturando le
molecole di LDL e trasportandole al fegato, ripulendone così i vasi
sanguigni.
La
nocività del colesterolo è legata ad un rapporto squilibrato tra i due tipi
di lipoproteine ed una valutazione in proposito può essere espressa solo da
un medico a seguito di appropriati esami. E' comunque raccomandabile,
secondo la corrente letteratura medica,
non superare i
200-220mg di colesterolo totale per 100 ml di sangue
COLESTEROLEMIA |
Colesterolo totale |
Colesterolo-LDL
|
Colesterolo-HDL
|
Trigliceridi
|
Valori ottimali auspicabili |
< 200 mg/dl |
< 120-150 mg/dl |
>= 50-60 mg/dl |
< 250 mg/dl |
Valori non ottimali |
200-239 mg/dl |
150-180 mg/dl |
50-35 mg/dl |
200-800 mg/dl |
Valori pericolosi |
>= 240 mg/dl |
> 180 mg/dl |
< 35 mg/dl |
> 800 mg/dl |
Quando
si dice che il tasso di colesterolo è alto
(valori normali di colesterolo totale <200, valori superiori alla norma
200-239, valori a rischio >240), ci si riferisce al colesterolo cattivo, e,
in questo caso, è necessario ridurre la quantità complessiva di
grassi introdotta con l'alimentazione, evitando in particolare i
grassi saturi di origine animale (burro e formaggi grassi)
Visto che il colesterolo è formato da
due componenti, una "buona"(HDL) ed una
"cattiva"(LDL e VLDL), è utile sapere da
quali composti chimici sono originati. Sono rispettivamente, gli
acidi grassi insaturi (monoinsaturi e
polinsaturi) e gli acidi grassi saturi.
Un favorevole rapporto fra i grassi insaturi e saturi contenuti in
ciascun alimento deve essere vicino al 2 o, meglio ancora, superiore
Mediamente
non devono
essere assunti più di 150-300 mg di colesterolo al giorno.
I fattori principali che tendono ad
aumentare il livello totale di colesterolo sono
-
la predisposizione
ereditaria,
-
gli scompensi
metabolici,
-
la sedentarietà
-
e l'alimentazione.
Tabella
con il contenuto di colesterolo nei vari alimenti.
ALIMENTO |
mg/100 g
di parte edibile |
ALIMENTO |
mg/100 g
di parte edibile |
Agnello |
71 - 100 |
Molluschi |
50 |
Animelle |
250 - 466 |
Mortadella |
70 |
Aragosta |
85 |
Ostriche |
50 |
Aringa |
85 |
Pancetta |
80 |
Bovino |
65 - 94 |
Pasta all'uovo |
31 |
Burro |
250 |
Pesce |
50 -70 |
Cacao |
8 - 13 |
Pollo |
65 -98 |
Caviale |
>300 |
Prosciutto crudo |
66 |
Cervello |
<2000 |
Prosciutto cotto |
62 |
Coniglio |
91 |
Salame |
99 |
Coppa |
96 |
Salmone |
35 |
Cotechino |
98 |
Sardina sott'olio |
120 |
Crema di latte |
504 |
Sgombro |
95 |
Cuore |
150 - 274 |
Speck |
90 |
Fegato |
300 - 746 |
Tonno in scatola sott'olio |
55 |
Formaggi |
66 - 102 |
Tonno al naturale |
63 |
Gamberi |
150 |
Trota |
55 |
Lardo |
95 |
Uovo di gallina intero |
504 |
Latte di vacca intero |
14 |
Uovo di gallina tuorlo |
1480 |
Latte di vacca scremato |
2 |
Vitello |
70 - 101 |
Maiale |
60 - 89 |
Wurstel |
62 |
Maionese |
70 |
Yoghurt |
8 |
Merluzzo |
50 |
Zampone |
95 |
COLESTEROLO E TRIGLICERIDI: quando diventano dannosi
Il colesterolo è essenziale per la vita: gioca un ruolo molto
importante nella produzione di vitamina D e di diversi ormoni, nonché nella
formazione delle cellule in generale. Tuttavia un eccesso di colesterolo
può risultare dannoso alla salute, colpendo in particolare il sistema
cardiovascolare.
Piuttosto che sui livelli di colesterolo totale, l’orientamento attuale
focalizza l’attenzione sul colesterolo-LDL, il cosiddetto “colesterolo
cattivo”, colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (Low Density
Lipoproteins). Sappiamo infatti che il colesterolo-LDL favorisce la
formazione delle placche aterosclerotiche mentre il colesterolo-HDL,
colesterolo legato alle lipoproteine ad alta densità (High Density
Lipoproteins), svolge anzi un’azione protettiva nei confronti delle malattie
cardiovascolari.
L’iperlipidemia è riconosciuta come una delle cause principali di morte per
malattie coronariche. Con tale termine viene definito un eccessivo livello
plasmatico di colesterolo e di lipoproteine trasportatrici di trigliceridi,
nei paesi occidentali ne sono colpiti circa il 15-20% della popolazione. Ma
anche livelli poco superiori a quelli considerati ottimali sono legati ad un
aumentato rischio di infarto miocardico, secondo questa ultima definizione
il 50% della popolazione adulta è a rischio. Esiste una predisposizione
genetica, ma fattori aggravanti sono rappresentati dal fumo, l’ipertensione
e il diabete. Colesterolo e trigliceridi sono trasportati nel sangue sotto
forma di lipoproteine, classificabili in base alle loro dimensioni, densità,
rapporto fra trigliceridi e colesterolo contenuti.
Una particolare attenzione viene rivolta pertanto a quelle sostanze in grado
di diminuire specificamente il colesterolo-LDL e contemporaneamente
aumentare il colesterolo-HDL.
Consigli comportamentali e
alimentari
Un approccio dietetico appropriato (alimentazione a basso contenuto di
grassi e di colesterolo), combinato con un programma di esercizi fisici
(moto, aerobica), rappresenta il primo trattamento da mettere in atto di
fronte ad una iperlipidemia.
Fra le altre misure preventive
è altamente consigliabile smettere di fumare, perdere peso.
Non sempre tuttavia si riesce ad ottenere il risultato voluto, in tal caso
si integra la dieta con sostanze in grado di diminuire il colesterolo-LDL.
appunti da
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Nico Valerio, Manuale di Terapie con gli
alimenti, Oscar Mondadori, 1995
-
Dr.Brian L.G.Morgan, Dieta e prevenzione,
Armenia Editore, 1989
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