Le malattie cardiovascolari sono estremamente diffuse nella popolazione. Rappresentano la prima causa di morte nei Paesi industrializzati, tra cui l'Italia (~43%), e sono in aumento. Sono causa non solo di numerosi decessi ma anche di una riduzione della qualità di vita di chi ne è colpito in maniera non letale. Il modo più efficace per prevenire le complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari dell’aterosclerosi e della trombosi arteriosa associata è la prevenzione dell’aterosclerosi stessa. Non è del tutto chiaro se sia l'eccesso di colesterolo (derivato da grassi animali e presente nell'organismo) ad accelerare il processo di indurimento delle arterie o se l'arteriosclerosi sia semplicemente un processo degenerativo al quale certi soggetti vi sono predisposti per ereditarietà. Comunque a prescindere dalle cause, è possibile intervenire efficacemente per rallentare o tenere sotto controllo la malattia. La prevenzione è senza dubbio la migliore strategia da adottare per ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari! Una migliore comprensione di questi fattori di rischio e del loro ruolo nell’eziologia, nella patogenesi e nell’evoluzione dell’aterosclerosi porteranno a una prevenzione più mirata nei confronti dell’aterosclerosi preclinica o ingravescente e perciò contribuiranno all’ulteriore declino della morbilità e della mortalità. Prevenzione dell'aterosclerosi è un processo che dura tutta la vita. Ciascuno avrà bisogno di fare un proprio profilo (di fattori) di rischio. Quindi prima che curare le malattie cardiovascolari si possono, almeno in parte, prevenire.
Ciò è possibile mettendo in atto una serie di misure di tipo comportamentale (smettere di fumare, modificare le abitudini alimentari, fare attività fisica) e di tipo terapeutico (ridurre la pressione alta, il colesterolo alto, controllare il diabete). Adottare questi consigli significa intervenire sul processo aterosclerotico quando la malattia è ancora asintomatica.
L'aterosclerosi si cura innanzitutto con l'igiene dietetica che si basa sulla eliminazione di alcool e fumo, sul regime dietetico ipolipidico e ipocalorico. Quando indicato si associano farmaci ipocolesterolemizzante per controllare i livelli di colesterolo e di trigliceridi. Va controllata ed eventualmente corretta la glicemia perché il diabete è una malattia che favorisce l'arteriosclerosi. Un valido programma di prevenzione può essere effettuato solo dopo aver identificato i fattori di rischio e cosa è necessario modificare. In altre parole, è importante riconoscere l’esistenza di fattori che predispongono un singolo soggetto ad andare incontro ad una malattia cardiovascolare (fattori di rischio) I fattori di rischio reversibili per l’aterosclerosi sono:
I principali fattori di rischio non reversibili per l’aterosclerosi comprendono l’età, il sesso maschile e una storia familiare di aterosclerosi prematura. C’è anche una forte evidenza che l’inattività fisica sia associata con un aumentato rischio di malattia coronarica. Sebbene sia stato proposto che il tipo di personalità possa costituire un fattore di rischio, il suo ruolo è controverso.
IN CONCLUSIONE È bene per tutti, ma soprattutto per coloro che hanno una familiarità significativa per arteriosclerosi (ascendenti arteriosclerotici) seguire alcune norme di igiene dietetica e comportamentale (cambiamento delle abitudini di vita).
Se necessario si adotta farmaci appropriati (antiaggreganti, antiipertensivi, ipolipidemizzanti) che contribuiscono ad evitarne le complicazioni.
I diabetici sono particolarmente predisposti all'arteriosclerosi, quindi occorre che si curino con attenzione ed efficacia.
Se è il caso si può ricorrere agli interventi chirurgici, principalmente all'angioplastica, al by-pass o all'endoarteriectomia.
|